martedì 14 dicembre 2010

Sotto l'albero? Le dimissini di FINI

On.le Presidente della Camera dei Deputati,
quale giovane appassionato alla politica, vorrei chiederLe un paio di cose:
- dopo aver portato irresponsabilmente l'Italia sull'orlo di una crisi Parlamentare a causa di un capriccio personale che nulla ha a che vedere con la politica e con i bisogni del Paese;
- dopo aver preso atto della fiducia di entrambe le Camere al Governo Berlusconi;
- dopo aver preso una chiara posizione che La vede leader indiscusso di una nuova espressione politica (Fli);
- dopo aver gettato fango sull'attuale Governo, sul Premier e sui suoi on.li colleghi del PDL
- dopo aver disturbato il “riposo” di Almirante per aver votato insieme alla sinistra italiana che Lei per primo ha, spesso e volentieri, attaccato politicamente;

giovedì 9 dicembre 2010

SAKINEH LIBERA

(Ieri 9/12/2010)

Gli attivisti iraniani del Comitato internazionale contro la lapidazione hanno riferito che Sakineh Ashtiani, la donna iraniana condannata a morte per adulterio e per omidicio del marito, è stata liberata.
La vicenda di Sakineh è circondata da mistero. Venne in un primo momento condannata a 99 frustate per adulterio, in seguito, accusata anche di complicità nell'omicidio del marito, fu condannata a morte per lapidazione.
Esiste un video in cui Sakineh confessa l'omicidio ma il figlio e il legale della donna hanno sempre insistito nel dire che tale dichiarazione le è stata estorta con la forza.
Sentir parlare ancora oggi di lapidazione è vergognoso e ripugnante.
Il Mondo intero ha chiesto all'Iran un gesto di clemenza affinchè le venisse salvata la vita.
Oggi forse quel gesto è arrivato.
Ancora non esiste nessuna notizia ufficiale ma noi speriamo davvero che la notizia venga al più presto confermata perchè rappresenterebbe finalmente la fine di un incubo.

Gazebo in piazza per dire si al Governo.


Anche il Club della Libertà di Gioia Tauro giorno 11 e 12 dicembre scenderà in piazza con i propri gazebo per sostenere l'operato del Governo guidato dal Presidente Silvio Berlusconi.

Daremo anche noi il nostro piccolo contributo spiegando alla gente qual'è la situazione che sta vivendo il nostro Paese, chi sono i responsabili e cosa potrebbe accadere nel caso in cui il Governo Berlusconi non potesse completare naturalmente la propria legislatura.

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martedì 7 dicembre 2010

Divorzio politico.... all'italiana. Riflessioni in attesa del 14/12/2010

Quando si convola a nozze gli sposi si completano unendosi e divenendo una cosa sola.
Inizia per loro una nuova vita, un cammino inscindibile, indissolubile, destinato a vita eterna.
Tale era il modo in cui i nostri nonni concepivano l'Istituto del matrimonio, inteso "fin che morte non ci separi" perché rappresentava un traguardo della vita, idoneo a legare la tradizione cattolico-cristiana con l'illusione di riuscire davvero nell'impegnativa impresa.
Vivere nell’unione significa aiutarsi reciprocamente, venirsi incontro e ragionare all'unisono.
Un tempo queste parole sarebbero state alquanto ovvie ma sentirle oggi fanno un altro effetto.
Quasi un modo per ridare importanza solenne a tutti quei valori che inesorabilmente vanno gradualmente in disuso col passare del tempo.
Famiglia, Amicizia, Fratellanza e Onestà sono tutte virtù dei “Grandi Uomini” di un tempo e non ci resta che esser consapevoli del fatto che gli “eroi” che hanno fatto grande il mondo si possono soltanto malamente imitare.
Oggi le cose sono ben diverse. I valori dei “Grandi” sono stati sostituiti dall'egoismo, dall'inganno dal tornaconto e dal facile tradimento. Proprio per questo, famiglie, associazioni, partiti politici e altri gruppi di aggregazione trovano serie difficoltà a raggiungere quello stabile equilibrio in grado di incidere positivamente all'interno della propria realtà e a prendere univoche decisioni al di là degli interessi dei singoli ma per il bene della collettività.
Egoismo, inganno e tradimento rappresentano, anche nella politica, le principali cause di "separazione".

domenica 5 dicembre 2010

Gianni Versace Orgoglio Nazionale

« Reggio è il regno dove è cominciata la favola della mia vita: la sartoria di mia madre, la boutique d'Alta Moda. Il luogo dove, da piccolo, cominciai ad apprezzare l'Iliade, l'Odissea, l'Eneide, dove ho cominciato a respirare l'arte della Magna Grecia. »
Queste parole rappresentano benissimo l'intenso e inscindibile legame tra l'uomo e la terra d'origine. Un sentimento profondo che rivive ogni giorno in tutti coloro che, non trovando lavoro al Sud, si "armavano" della leggendaria "valigia di cartone", colma di sogni e di belle speranze, per raggiungere il triangolo industriale del Nord'Italia.
Anche Gianni fece questo viaggio, da Reggio Calabria raggiunse Milano per lavorare in un'azienda di moda.
Ogni tanto, un intenso respiro gli dava l'illusione di sentire il profumo del mare oppure quello del bergamotto di Calabria ma riaprendo gli occhi tutte queste cose sparivano travolti dalla nebbia padana.
Dopo aver dato forze ed energie per le industrie del Nord, molti tornarono in Calabria con quella stessa valigia non più carica di sogni, ma completamente vuota.